Villains
LTD
#26
SYMPATY
FOR THE DAREDEVIL
Mi chiamo Matt Murdock e sono stanco morto.
Forse avete sentito parlare di me… avvocato newyorkese che, nonostante sia cieco da quando era bambino, è diventato uno dei migliori nel suo campo.
Quello che spero non sappiate è che lo stesso incidente che mi ha tolto la vista ha acuito a livelli sovrumani tutti gli altri sensi, permettendomi di diventare il super-eroe Devil…l’Uomo Senza Paura.
E’ una serata tranquilla, alla fine di una giornata di lavoro massacrante sia come avvocato che come super-eroe. Mentre mi dirigo verso casa, correndo tra i tetti della città che non dorme mai, mi sento stanco come se avessi continuato questa doppia vita per più di quarant’anni.
Devo essere proprio stanco. Chissà se anche l’Uomo Ragno riflette di continuo sulla propria origine nei momenti di stress…ma conoscendolo, probabilmente non smetterà un secondo di parlare neanche in quel frangente.
Già mi pregusto una sana nottata di sonno (perché sapete, anche i giustizieri mascherati devono dormire…pochissimo, di solito, ma lo fanno) quando a mezzo isolato da casa sento i rumori di una colluttazione.
“Colluttazione” ? Chi parla così ? Stai rivelando la tua età, Matt.
Il senso radar mi mostra due uomini corpulenti che stanno mettendo le mani addosso ad una giovane donna; l’odore di birra e sudore mi colpisce prima ancora di scendere dal tetto.
-Te l’avevo detto che l’avevo riconosciuta ! Come in quella pubblicità…faremo un mucchio di soldi ! – dice uno dei due, tenendo con fermezza le spalle della donna.
-Vi ho già detto che vi sbagliate. Ora lasciatemi da sola, prima che vi prenda calci fino a domani – risponde lei, risoluta.
Sembra quasi potersela cavare da sola, ma quei due sembrano belli grossi. Mi preparo a saltare giù, quando lei afferra il polso dell’uomo che la trattiene e inizia a stringere… facendogli mollare immediatamente la presa.
-Aaah !!! Il polso !!! Cristo, mi ha rotto il polso ! Non mi sento più la mano !!!
-Ci penso io, Karl ! – si offre l’altro uomo, lanciandosi in avanti per colpirla con un pugno. Lei lo afferra a metà colpo, piega il braccio verso il basso, e con un rapido movimento solleva una gamba per calciarlo contro il muro.
L’uomo sbatte violentemente contro i mattoni, rompendosi il naso. E’ decisamente il momento di intervenire…anche se, onestamente, non sono più sicuro di chi dovrei salvare.
Non voglio innervosirla, così sto attento ad atterrare a qualche metro di distanza e ne approfitto per studiarla. Il suo cuore batte regolarmente; se fosse una ragazza normale, un’acrobazia come quella che ha appena compiuto avrebbe dovuto far accelerare il battito per un breve lasso di tempo. O il suo fisico non è completamente normale, oppure ho di fronte una maestra del combattimento corpo-a-corpo.
-Credo che abbiano imparato la lezione, signorina – mi introduco. L’assalitore con il polso rotto sembra più contento che contrariato al mio arrivo.
-Devil ! Grazie al cielo ! Fermala, è una super-criminale !
Non fa nemmeno in tempo a finire di avvisarmi, che lei si è già staccata da terra. Non ho tempo per meravigliarmi, perché la ragazza ha appena fatto un salto di cinque metri per raggiungermi. Colpisce duramente il marciapiede, incrinandolo, e non perde tempo cercando di colpirmi con un calcio rotante.
-Chi è stato a mandarti ? Come sapevi di Murdock !? – mi ringhia addosso, anche se il suo cuore rimane stabile.
-Io non so proprio niente, a parte il fatto che non mi piace chi cerca di uccidermi – rispondo lanciandole addosso il mio bastone, mettendoci tutta la forza che ho.
Mi aspetto funzioni solo da diversivo, visto che lei si è dimostrata abbastanza forte da spaccare l’asfalto. Invece cade a terra, visibilmente scossa.
Mi avvicino mentre lei cerca di rialzarsi; potrebbe essere una finta.
Devo schivare un suo sgambetto, dandole il tempo di rimettersi in piedi e di piegarsi per fare un altro salto. La afferro da dietro, cercando di premere un punto di pressione sul collo che le farebbe immediatamente perdere i sensi… credeteci o meno esistono, anche se sono molto più difficili da colpire di quanto lo facciano sembrare gli attori.
Lei se ne accorge, ma non sembra farsene un problema e capisco subito perché: i muscoli delle gambe scattano, e in un secondo siamo a dieci metri d’altezza.
Si libera facilmente di me ruotando su se stessa a mezz’aria, senza accorgersi che ho approfittato della concentrazione che ci ha messo per avvolgerla nel cavo retrattile del mio bastone.
Sbilanciata, cade prima di me. Atterriamo entrambi sul tetto di un piccolo negozio, ed anche se non ne vado fiero sono costretto ad usarla come scudo per evitare di rompermi il collo.
Lei si sposta per prendere tutto il colpo sulla schiena, proteggendosi la testa con le braccia. Anche così, il colpo è forte e lei perde i sensi.
Mi riprendo piuttosto in fretta dalla caduta, anche perché è stata lei ad assorbire quasi tutto l’impatto. Mi sincero che sia soltanto svenuta, e sospiro.
Addio serata tranquilla, ormai.
Non la conosco, anche se ha qualcosa di familiare. Un documento d’identità sarebbe un punto di partenza, ma i suoi vestiti non hanno tasche.
Spero solo che non ci sia nessuno nei paraggi; una foto di Devil che tasta i vestiti di una bella ragazza priva di sensi sarebbe una pessima pubblicità.
Per un attimo penso di portarla alla polizia, ma con quale accusa ? Il tizio che l’ha chiamata super-criminale si è dato alla fuga, e io non la conosco.
Quell’accenno a Matt Murdock mi preoccupa troppo per lasciar gestire la cosa a chiunque altro.
Quando riprende i sensi e mi guarda, il suo cuore ha un sobbalzo. Non esiste un vero “odore della paura”, ma se esistesse probabilmente ora ne sarei sopraffatto.
-Stai tranquilla, non voglio farti-
Un rapido movimento della gamba, e con un calcio sfonda il soffitto facendo precipitare entrambi. Il fracasso è assordante, specialmente se hai un udito come il mio.
Ai bei vecchi tempi questa sarebbe stata una casa abbandonata; oggi è un negozio di cristalleria su cui è caduto un intero soffitto.
I miei timpani ringraziano il rinnovamento urbano, e lei se la da a gambe.
-Non puoi trovare Murdock ! – le grido, e lei si ferma immediatamente. Il cuore le sta battendo all’impazzata; non per lo sforzo, ma perché non sa cosa fare.
-Che cosa ?
-Stai cercando Matt Murdock, vero ? Non puoi trovarlo.
-Posso trovare chiunque – mi risponde seria, fissandomi negli occhi…almeno credo, è difficile dirlo quando sei cieco.
-Fidati, si è nascosto molto bene. Sta seguendo un caso molto scottante e mi ha chiesto di controllare casa sua…gli devo un favore.
Un po’ debole, Matt, ma almeno non ti sei inventato un gemello inesistente. Spero che se la beva; due o tre salti come l’ultimo e non la rintraccerò più.
Sembra abbastanza scossa, ma al tempo stesso si è rilassata. Credo abbia capito che non la volevo attaccare.
-Perché non te ne stai un po’ calma e ne parliamo, ti va ?
-Non qui. Sta arrivando gente – mi risponde, saltando fuori. In effetti posso sentire dei passi di corsa nella nostra direzione…c’è qualcuno nel palazzo, ma lei come lo sapeva ?
A qualche tetto di distanza, la ragazza si siede su un cornicione. Nell’edificio che ha scelto non c’è nessuno, e credo che lei lo sappia.
-Sai chi sono, vero ? – domanda.
-Veramente no – sono costretto ad ammettere.
-Non guardi mai la televisione ? – mi chiede abbastanza sorpresa – Hanno mostrato la mia taglia per mesi.
Mi si accende una lampadina in testa. Complimenti Matt, gran bella figura da dilettante…
-Pathfinder della Villains LTD.
-Non più – risponde, per poi cambiare immediamente discorso chiedendo:
-Conosci bene Murdock ?
-Gli devo alcuni favori – rispondo cautamente. Meglio non gettare troppa luce sull’argomento, e cambiare discorso:
-Perché lo stai cercando ?
-Sono nei guai, ed un amico mi ha detto che Murdock mi avrebbe aiutato. L’hai incontrato…Edward Freeman, Switch. Ricordi ?
-Difficile dimenticare l’uomo che mi ha teleportato a un centimetro dal martello di Thor.
-Thunderstrike.
-Quello che è – rispondo contrariato, non perché mi bruci ancora quella sconfitta…ma perché ricordo la prima volta in cui ho incontrato Freeman, quando era stato ingiustamente accusato di omicidio. Definirlo una canaglia opportunista sarebbe un complimento.
Diciamo soltanto che non mi ha fatto una buona impressione….
-Stavo pensando di costituirmi – mi confessa. Il cuore è regolare, e la voce ferma. Non credo stia mentendo.
-Non dovresti andare alla polizia per questo ?
-
-Ti hanno cacciata dal gruppo ?
Sono un po’ scettico, ma cerco di non far trapelare la cosa nel mio tono di voce. E’ raro che un super-criminale si costituisca, anche se è successo. Alcuni sono anche diventati eroi, alcuni sono miei amici. E alcune sono state mie amanti.
-E’…complicato. Gli altri credono che li abbia traditi e non esiteranno ad ammazzarmi appena mi avranno trovata… ho bisogno di protezione, ed ho qualcosa in cambio da offrire. La posizione di tutti gli agenti della Villains LTD.
-Non credi che si saranno già spostati ormai ? – chiedo sempre più scettico. Il modo in cui cambia discorso è sospetto.
-E’ il mio potere mutante. Rintraccio le persone – risponde con un mezzo sorriso e puntando un dito verso la sua testa – Una volta registrate le onde elettriche di un cervello, posso rintracciarlo in qualunque posto e riconoscerlo in mezzo a milioni di persone.
-Per cui, per esempio, potresti rintracciare anche me ovunque, e riconoscermi senza ombra di dubbio.
Un campanello d’allarme mi suona in testa…ho un pessimo presentimento riguardo questa ragazza…
-Sì, è il mio potere. Perché me lo chiedi ?
“Perché potresti capire che Devil e Murdock sono la stessa persona appena mi avrai incontrato in veste civile”, vorrei rispondere, ma sono costretto a improvvisare.
-Potrebbe essere un ottimo accordo, ma mi sembra oltre la giurisdizione di un semplice avvocato. Dovresti provare con il procuratore distrettuale…o i Vendicatori…
Già mi immagino le reazioni di Foggy o di Natasha alla scoperta che sto di nuovo cercando di redimere una super-criminale, ma Pathfinder scuote la testa.
-Mi fido di Switch. Se dice che Murdock può aiutarmi, andrò da lui. Per quanto si sia nascosto, lo troverò…in qualche modo.
Inizio a preoccuparmi. Non voglio a nessun costo dissuaderla dal costituirsi, ma non posso permetterle di incontrare la mia identità segreta.
Mentre mi ingegno a trovare una soluzione, il suo stomaco gorgoglia. Volta lo sguardo, probabilmente arrossendo un po’.
-Da quanto non mangi ? – chiedo.
-Troppo – è la risposta che mi aspettavo.
Rosie’s, alle due di notte.
Appena entro nel bar, tutti quanti i clienti si sbrigano a chiedere il conto e la padrona inizia a invocare i santi. Ho qualche buon informatore qui, ma non ne vedo nessuno stasera. Conto sul fatto che siano tutti così spaventati da me da non accorgersi di chi mi sono portato dietro.
Sandwich e salatini non saranno il massimo, ma Pathfinder non mangia niente da almeno due giorni e non si lamenta. Con mia enorme sorpresa non ordina niente di alcolico, rendendola la prima super-criminale astemia che abbia mai incontrato.
Ancora non ho capito che tipo di persona sia, ma non credo che si tratti di una trappola.
-Faccio un po’ di fatica a credere che l’Imperatore sacrificherebbe una delle sue pedine solo per studiare il comportamento umano… - ammetto.
-Tu non conosci DeCeyt, Devil. Se avesse deciso di studiare dei batteri invece che degli esseri umani, avrebbe avuto lo stesso coinvolgimento emotivo.
-Non sembri arrabbiata, però…
-Con lui ? No… non ci riesco. All’inizio sì, avrei voluto strangolarlo, ma adesso…a mente lucida… vedi, lui non è cattivo. Non ce l’ho veramente con lui…è con me che sono arrabbiata.
Distoglie lo sguardo dai resti del cibo, mentre lo dice. Comincio davvero a crederle.
-Sembra che questo suo piano per rovinarti la vita e studiare il tuo comportamento non ti abbia turbata troppo…come se in fondo te lo aspettassi…
-Infatti è così. Ho sempre saputo che sarebbe stato capace di fare una cosa del genere…ma pensavo sempre che sarebbe toccato a qualcun altro, che se non avessi fatto storie e non gli avessi dato motivo per avercela con me… E’ tutta colpa mia. Mi sono lasciata manipolare perché mi faceva comodo, e gli ho lasciato rovinare quello che restava della mia vita. Se fossi stata un po’ più responsabile…
-Pathfinder…come hai fatto a dargli così tanta fiducia ? Come fa una persona a scendere a così tanti compromessi senza rendersene conto ? DeCeyt forse è amorale, forse lo sono i tuoi ex amici, ma tu non lo sei. Sapevi benissimo che quello che facevi era sbagliato…
-DeCeyt mi ha fatta uscire da un periodo difficile della mia vita…e non mi chiedeva niente in cambio, anzi, mi riempiva di soldi ed io avevo dei debiti spaventosi. Quello che mi stava offrendo… una vita stabile, la possibilità di ricostruire la mia famiglia, un modo per usare i miei poteri per me stessa invece di lasciare che mi rovinassero la vita… ero disposta a distogliere lo sguardo, quando me lo chiedeva. Rapine, estorsioni, terrorismo, omicidi… ma io lo vedevo sempre come un padre.
C’è un silenzio teso per qualche secondo. Nel nostro mestiere, pensare che esistano solo “i buoni” e “i cattivi” è semplice. Spesso non hai occasione di conoscere una persona per capire quanto grigio ci sia. In questo, spesso resto cieco.
Cos’è Pathfinder ? Una dei “buoni”, corrotta da un sadico ? Una dei “cattivi”, ipocrita e opportunista ? E’ una vittima delle circostanze, ma sapeva di partecipare ad efferati delitti. Perché la cosa mi tocca tanto ? Perché a volte anche io dubito da che parte sto veramente ?
-Non ne uscirò mai davvero – confessa.
-I tuoi compagni di squadra fanno molta più gola di te alle forze dell’ordine…specialmente l’Imperatore. C’è la possibilità che tu possa convincere qualcun altro della Villains LTD a consegnarsi alla giustizia ?
-Non credo…anche perché mi credono una traditrice. Shades è psicopatico, Insomnia non è molto più stabile, Dran è un imbecille e non penso riusciremmo mai a far capire a Slim Snake cosa c’è che non va nel suo lavoro. Forse potremmo corrompere Turbine, ma è un pesce troppo piccolo anche se si crede chissà chi. Non conosco abbastanza il Laser Vivente o l’Uomo Radioattivo, e Switch… gli importa solo di se stesso. Mi ha aiutata solo perché pensa di essere il prossimo.
-Allora è vero quello che si dice in giro ? Neanche voi che ci lavorate sapete bene i piani dell’Imperatore ?
Pathfinder sembra parecchio sorpresa dalla mia domanda.
-“In giro” ? I super-eroi si scambiano voci di corridoio sui criminali ?
-Ci teniamo in contatto… e ci mettiamo all’erta. Siamo tutti confusi dalla Villains LTD… non vi abbiamo veramente inquadrati. Non avete uno scopo chiaro, o un’identità definita…volete fare soldi, ma è chiaro a tutti che è solo una facciata. Cosa vuole veramente DeCeyt ?
-Comprendere gli esseri umani…ma riguardo il suo piano generale, anche noi brancoliamo nel buio. Sta usando l’organizzazione per studiare noi e le vittime, ma è solo una minima parte. DeCeyt è il miglior pianificatore del mondo. Non so se questo lo renda anche il più pericoloso, ma una cosa è sicura: è convinto che la sua opera rivoluzionerà la struttura criminale del mondo intero. E si sta preparando ad agire.
-Comincio a temere che si tratti di una cosa un po’ troppo grande per un semplice vigilante…dovrai mettere al corrente i Vendicatori di tutto quello che sai.
-DeCeyt sa gestire gli eroi – mi
risponde aspramente, quasi orgogliosa. Che razza di influenza ha quell’uomo sui suoi sottoposti ? – Ma
nemmeno lui può combattere una guerra su più fronti. Ha dei nemici tra gli
eroi, ma molti di più sui criminali…perché credi che
-Non hai chiesto aiuto solo a Murdock, vero ? – capisco. E rabbrividisco.
-Me la sono cavata sulla strada per anni, da molto prima di incontrare DeCeyt. Non sa tutto di me. Non sa dei contatti che ho ancora con certi informatori della malavita… c’è una installazione in Alaska, molto protetta, in cui con ogni probabilità tiene prigioniera mia sorella. Si aspetta un attacco dei Vendicatori…ma non può sospettare che domani mattina gli informatori dell’AIM, dell’Hydra e della Società dei Serpenti diranno ai loro capi dove cercare quella base.
-Non puoi continuare in questo modo, Pathfinder – la ammonisco – Bisogna scegliere chi si è. Non puoi essere eroina e criminale al tempo stesso, non puoi avere tutto da entrambi i mondi solo perché ti fa comodo.Una coscienza da spegnere e accendere a piacimento non è una coscienza.
-Tu non puoi capire, Devil… mi sono fidata delle persone per tutta la mia vita, e tutti mi hanno tradito.
Si alza in piedi, fredda e risoluta. Mi fissa ancora, e capisco che l’ho persa. Il fanatismo è contagioso.
-Ed io farei qualunque cosa per salvare mia sorella. Ora, se vuoi scusarmi…
Si allontana per andare al bagno, lasciandomi solo in un bar vuoto dalle luci soffuse che non vedo. Non credo cercherà di scappare, ma che importanza può avere ora ?
Ti odio, Augustus DeCeyt. Ti odio perché probabilmente hai ragione… bianco e nero sono arbitrari, e noi siamo tutti ciechi.
Sento l’acqua che scorre, e le lamentele della padrona che finora mi è stata il più lontano possibile.
-Ci mancava questa ! Non sarà un altro blackout, spero !
In effetti, non sento più il leggero calore delle vecchie lampade. C’è un odore strano… fin troppo familiare.
Puzza di morte.
Per un attimo penso alla Mano. E’ simile all’odore che emanano i suoi ninja non-morti…
-Mi sei sempre piaciuto, sai ? – dice qualcuno davanti a me, con un accento quasi inesistente. Il senso radar non lo rileva. Non sento battiti cardiaci.
Eppure lui è lì, e parla tranquillo. I ciechi non possono vedere le ombre, Matt, dovresti saperlo.
-Shades.
-Lo sai che non c’è nessun altro super-eroe circondato di cadaveri quanto te ? Sei un’autentica miniera di tragedie, Devil. E poi mi piacciono i ninja…
-Che ne sai tu di…
-Hai la morte alle spalle, Devil… un’ombra le sente, certe cose…
-Che cosa vuoi ?
-Parlare un po’…giocare, forse.
Qualcosa che non posso vedere mi afferra per le spalle, stringendo. Ho sentito delle voci su questo tizio… Kaiser Soze coi superpoteri.
Non ho paura.
-Perché fai il gioco di DeCeyt, Shades ? Sei troppo sveglio per non aver scoperto che razza d’uomo sia.
-L’ho sempre saputo. Non me ne frega niente.
La porta del bagno si apre. Pathfinder esce tenendo le mani in alto; alle sue spalle una mia vecchia conoscenza, Insomnia, le punta un fucile alla nuca.
-Bene bene bene… hai un bastone da combattimento in tasca o sei contento di rivedermi, cornetto ?
-Come avete fatto a trovarmi !? – protesta Pathfinder. Potrei lanciare il bastone e colpire Insomnia, ma Shades ucciderebbe tutti quanti.
-Secondo te l’Hydra avrebbe aiutato così un agente SHIELD ? – chiede una voce maschile alle mie spalle. Sento odore di cloroformio, ed una donna che cade a terra.
-Ci conosciamo ?
-Non proprio, Devil, ma hai incontrato mio padre…l’Uomo Indistruttibile, te lo ricordi ?
-Dran. Cos’è, una rimpatriata dei miei vecchi nemici ?
-DeCeyt ci doveva un piccolo favore per averci lasciato fuori dalle missioni importanti perché non abbiamo poteri appariscenti come gli altri… ma ha pensato bene che ci sarebbe piaciuto assistere alla tua morte – mi spiega Dran.
-I Vendicatori saranno qui a momenti, li avevo avvisati del tradimento di Pathfinder – provo a bluffare. Sono circondato e davanti a me ho un uomo che non posso vedere e che può uccidermi solo guardandomi. Non è il momento di giocare pulito.
-Io non credo – risponde un’altra nuova voce. Anche se non me la ricordassi, saprei già di chi si tratta. Doveva esserci.
-Switch.
-Freeman, ma che cazzo stai facendo !? Non puoi aiutarli !!! – protesta Pathfinder; Insomnia la zittisce dandole un colpo con il fucile.
-Spiacente, Leah, è una questione di reputazione. Legateli entrambi…sapete come.
La mia stessa ombra mi avvolge in un cavo metallico, e mi ruba il bastone. Provo a ribellarmi, ma è la mia stessa ombra… Pathfinder viene legata allo stesso modo, e ai suoi piedi vengono messe delle catene che dal suono sono molto pesanti.
Il battito cardiaco della proprietaria svanisce. Switch deve averla teleportata via.
-Prima di ammazzarlo vediamo chi c’è sotto la maschera – propone Dran, ma una mano d’ombra lo ferma prima che mi sfiori.
-No, deve morire indossando la maschera – risponde risoluto Shades.
E credo di non volerne scoprire il perché.
Il senso radar avverte un grosso cerchio che appare dal nulla, da cui Switch estrae qualcosa. Il suo odore è assolutamente inconfondibile: esplosivo.
-Dovete fare qualcosa !!! Sapete che razza di mostro è DeCeyt ! Ci conosciamo da sempre…non potete davvero pensare che sia una traditrice ! Perché avrei cercato di farmi aiutare dall’Hydra allora !? E perché DeCeyt non mi ha fatto ammazzare prima !? Dovete ascoltarmi !!!!
Le grida di Pathfinder non sembrano avere effetto, anche se tutti i criminali ne vengono zittiti…tranne uno.
Shades.
-Eheheh…ragazza mia, non puoi vivere con un doppio standard e poi pretendere che gli altri siano migliori di te…
Giudicando da come si sposta la sua voce, si è alzato in piedi. Ma le ombre non mollano la presa. Sono molto più forti di me, ma non rinuncio. Non morirò così !
-Sappiamo tutto e ignoriamo tutto per restare sani. Facciamo il nostro lavoro e ce ne freghiamo. Per te è sempre stato lo stesso… quindi capirai. Tu sei una traditrice, e basta. Ci sentiremo ripetere questa versione talmente tante volte da crederci, perché se fosse tutto falso… e se tu avessi ragione…saremmo presto morti. Oh, per la cronaca, io stavo parlando per gli altri. Sai cosa me ne può fregare se schiatti !
Se i criminali sono stati smossi dalle parole di Shades, io non posso sentirlo. Hanno sentito, ma non ascoltano. Non vogliono farlo.
-Andiamocene da qui – ordina Switch, con solo una punta di tristezza nella voce.
Uso tutti i muscoli del corpo per rompere le catene, ma non ci riesco. Sono seduto a questo maledetto tavolo e mi hanno incatenato le caviglie; il tavolo è fissato al pavimento, non potrei mai scardinarlo…
-Pathfinder ! Quanto riesci a muoverti ?
-A malapena – risponde lei, e sento che si sta trascinando contro il muro per potersi alzare.
-Devi avvicinarti alla bomba e calciarla fuori ! Tu sai dove si trovano, è il tuo potere… saranno abbastanza storditi da non poterci attaccare, e potremo fuggire !
-E’ troppo lontana, non farò in tempo – confessa.
-Allora scardina il tavolo ! Posso fare il resto da solo, ma mi serve il tuo aiuto !
-Ma non so se…
-Fidati di me ! E’ l’unica cosa che DeCeyt non si aspetta ! Non ti ha lasciato motivi per fidarti degli altri… ma tu puoi ancora farcela ! Se non ti salvi, chi aiuterà tua sorella?
Devo aver colpito il punto giusto, perché Pathfinder si avvicina a me abbastanza in fretta da calciare via il tavolo e darmi modo di muovermi un po’.
Sento qualcosa che brucia. La bomba sta per esplodere !
Le gambe sono libere. Con uno slancio scendo dalla panca, ed ho abbastanza gioco di braccia da potermi togliere le catene. Afferro la bomba…è più grossa di quanto pensavo. Mi ci vuole tutta la mia forza, quella poca rimasta, per lanciarla verso l’alto.
L’esplosione mi assorda, ed una trave mi cade a fianco. Solo la fortuna mi impedisce di esserne ucciso… ma la mia fortuna è sempre stata poca, perché l’intero soffitto inizia a crollare su se stesso.
Un mattone mi cade sulla testa, e non vedo niente per un po’. La situazione è troppo disperata perché la cosa mi faccia ridere.
Quando ritorno padrone di me stesso, Pathfinder si è liberata. La sento respirare a fatica, sopra di me. Il senso radar torna in funzione; sono a terra, ai piedi di Pathfinder che si sta piegando sotto il peso del soffitto.
L’esplosione ha aperto un varco verso la strada, ma una trave mi blocca una gamba. Non ho spazio per fare leva e liberarmi…
-Non riesco…a tenerla…troppo pesante…troppo stanca… - si lamenta Pathfinder, che scende sempre di più.
-Puoi ancora riuscirci ! Non è troppo tardi, non arrenderti !
-A cosa serve ? Mi uccideranno appena usciti di qui…
Per uno strano sadismo del destino, il varco ci permette di vedere gli agenti della Villains LTD mentre osservano la loro opera.
O più probabilmente, il sadico è DeCeyt.
-Non credo di voler vedere – ammette Insomnia, con la voce spezzata e forse sul punto di piangere, mentre volge lo sguardo. Dran le mette una mano sulle spalle.
-Sì, andiamocene. Switch ?
I due assassini scompaiono in un portale, che resta aperto mentre il teleporta ci guarda.
-Vai anche tu – ordina.
-Cosa !? E perdermi lo spettacolo ? – protesta Shades.
-Hai avuto il tuo momento di gloria. Ora fuori dai coglioni.
Sorprendentemente, l’ombra non dice niente in risposta e si limita ad andarsene. Il portale si chiude.
-Freeman, ti credevo migliore di così – gli faccio sapere.
-Tu non sai niente di me, Devil. Credi che per me sia facile !?
-Eddie…lasciami pure qui a morire se vuoi…ma almeno salva Abby… - implora Pathfinder, mentre il peso le scivola sempre di più dalle spalle.
-L’ho già salvata. Perché credi che sia qui ?
-Di che cosa stai parlando ?
Switch distoglie lo sguardo, e abbassa la testa.
-Ho fatto un patto con DeCeyt. Tua sorella non gli serve più…ha già scoperto tutto quello che voleva. L’ha liberata.
-Cosa !? Eddie, ma…
-E’ tornata a San Diego, coi suoi genitori adottivi. Non la puoi avvertire perché DeCeyt l’aveva schermata al tuo potere. E’ salva, Leah. L’hai fatta uscire dal tuo giro; adesso è pulita.
-Che cosa ha chiesto in cambio DeCeyt – gli chiedo, ma so già la risposta.
-Dicono che voi eroi vincete sempre, Devil. Forse è vero. Per i criminali è diverso… è difficile capire chi vince e chi perde, nel nostro gioco. DeCeyt ha vinto perché ha riguadagnato il controllo del gruppo e fatto il suo esperimento, ma ha perso Abby. Io ho vinto perché gli ho impedito di continuare a studiarti, ma ho perso perché ho dovuto guidare questa missione. Tu hai vinto perché hai salvato tua sorella…ma…
Sotto di me si crea un portale. Cado, atterrando su un cornicione.
Sono a quattro isolati di distanza, ma posso sentire le parole come se fossi lì.
-DeCeyt ha promesso di non ucciderti. Ma io dovevo comunque farti uscire dal gioco…mi dispiace, Leah.
-Prenditi cura di Abby – chiede un’ultima volta la mutante.
Non riesco a sentire la risposta di Switch, perché un camion in corsa esce da un portale di teletrasporto e investe in pieno Pathfinder. Quanto restava del palazzo crolla, in un frastuono così forte che quasi non riesco a sentirmi urlare.
E’ già mattina quando un giovane agente del Federal Bureau of Super-Human Affairs mi offre un caffè caldo, e non potrei mai ringraziarlo a dovere.
-Deve essere stata una nottata tremenda – cerca di fraternizzare – Ancora non riesco a credere come tu fossi così certo che fosse ancora viva.
-A malapena. I suoi segni vitali erano impercettibili…se fosse stata un normale essere umano, sarebbe sicuramente morta.
Restiamo in silenzio mentre Pathfinder viene caricata sul furgone blindato, curata da due dottori e controllata a vista da due Guardiani.
-Se la caverà ? – chiedo, con poca speranza.
-Il suo corpo era super-resistente, ma il suo cervello iper-sensibile era molto vulnerabile. Encefalogramma piatto. Se sopravvivrà, sarà da vegetale.
I giornalisti arrivano e fanno domande. Si calcolano i costi della riparazione. Pathfinder viene portata alla Volta, forse per sempre.
E io ancora non ho capito che cosa fosse. Né, adesso, so se posso perdonare o meno Switch. O me stesso, se è per questo.
So che oggi gli agenti della Villains LTD hanno imparato un po’ di più su cosa significa scegliere tra il bene e il male. Posso solo pregare che, un giorno, intraprendano lo stesso cammino di Pathfinder.
Anche io credo di aver imparato qualcosa…ma che cosa, non sono sicuro lo capirò mai.
Sede Provvisoria
della Villains LTD
Al centro di una sala piena di monitor, con un casco viola sotto il braccio, Augustus DeCeyt fissa le centinaia di immagini di Pathfinder. Sul suo volto, nessuna emozione.
-Link: Pathfinder.
Pathfinder
Leah Mathers
Località: San Diego
Classificazione: mutante
Sorella di Abigail
Mathers, Connor Mathers (deceduto)
Potere mutante: identificazione e
localizzazione delle onde cerebrali
Potere artificiale: super-forza
livello 4, livello 30 arti inferiori, resistenza e agilità sovrumane
Segni particolari: profonda
cicatrice sull’addome, varie cicatrici minori sulle gambe
Agente Operativo della Villains LTD, grado: Centurione
Livello di autorizzazione uno
Pedina dell’Operazione Sisifo
-Editare località:
Codice identificato.
Le modifiche sono state salvate.
Desidera visualizzare altri profili ?
-Link: Operazione Sisifo.
Operazione Sisifo
Costo: 6 milioni di dollari
Obiettivo: Distruzione e
ricostruzione morale dell’agente Pathfinder (grado:
agente dormiente)
Status: attualmente in esecuzione
Desidera aggiornare il rapporto,
Imperatore ?
-Più tardi. Aggiornare status: concluso. Chiudere i riferimenti incrociati e salvare. Codice alpha-zulu-sei-otto-nove-omega-Tiberius.
Codice identificato.
Le modifiche sono state salvate.
E’ necessario aggiornare il dato:
“Risultato”
Risultato Operazione Sisifo, Imperatore ?
-Aggiornare risultato con…con…
Per la prima volta da decenni, Augustus DeCeyt non sa cosa fare o dire. Che cosa è stato ? Ha perso uno dei suoi agenti più fidati, e si è guadagnato l’eterno sospetto degli altri. Eppure li ha resi molto più determinati, molto più intraprendenti.
Quello che voleva provare era che un essere umano non è né buono né cattivo, ma ciò che le circostanze fanno di esso.
Pathfinder era “buona” perché si è ribellata ? Switch è “cattivo” per averla resa un vegetale, o un “buono” per aver realizzato il suo ultimo desiderio ?
O forse ogni essere umano ha una parte imprescindibilmente buona o cattiva, ed il resto viene deciso dalle circostanze ?
Chiaramente, bisogna ripensare al problema dal principio.
Risultato Operazione Sisifo, Imperatore ?
Augustus DeCeyt si alza, e si allontana. Indossando il casco, dà un ultimo comando al Global Interlink Network:
-Aggiornare risultato con: fallimento. Cancellare ogni riferimento incrociato a: Operazione Sisifo. Codice Omega-Sierra-Lambda-Omega-Omega-Doyle.
Codice identificato.
Operazione Sisifo
cancellata dal sistema.
CONTINUA